È online da ieri sera il sito che raccoglie tutti i miei scritti musicali, passati, presenti e futuri. Si chiama Music Won’t Save You e nasce senza alcuna pretesa di divenire una fonte informativa esaustiva, ma animato soltanto dall’intento di condividere una passione con chi mi ha seguito in passato e volesse continuare a farlo.
Di testate e fanzine virtuali è piena la rete, quindi non avrebbe alcun senso pensare a un’ipotetica “concorrenza”; Won’t Save You sarà semplicemente un contenitore, destinato a raccogliere contributi sparsi nel tempo e attraverso mezzi di comunicazione diversi.
Questo blog continuerà quindi a esistere, essendo la sua funzione essenzialmente diversa, mentre comune resterà la matrice delle due fonti e lo spirito che le anima, ovvero quello di proporre musica in tutta serenità, senza nessun intento completista né tanto meno desideri di affermazione personale. Per provare a recuperare, nel difficile contesto attuale, lo spirito più sano del parlare di musica; attività, al pari della musica stessa “meravigliosamente sopravvalutata”, come diceva Glen Johnson a commento del brano dal quale il nuovo sito trae il proprio nome, “(Music Won’t Save You From Anything But) Silence”.